C’era un tempo in cui i panni si lavavano al fosso, con la cenere e il battipanni, chini sulla riva. Il bianco del lenzuolo era frutto del duro lavoro, del sacrificio. È arrivato poi un tempo in cui questo lavoro è diventato meno gravoso. Il processo è stato analizzato, scomposto, semplificato e reso automatico. Fino a quel momento “si faceva così”, poi non si è più fatto.
Inizia da qui l’intervista con Alessia Galafassi, responsabile marketing e comunicazione di Giesse Dati, azienda mantovana specializzata in software gestionale per la filiera del fuori casa.
Lei crede che si dovrebbe fare uno sforzo per abbandonare la filosofia del “ho sempre fatto così”?
“Ritengo che sia un modo di agire confortante, ma rischioso: impedisce di andare oltre, di immaginare un modo nuovo, un mondo in cui il bucato non si fa al fiume. Il cambiamento progettato, quello che spezzetta il problema e costruisce la soluzione, è il senso stesso del progresso”.
Quindi è questo il senso del vostro lavoro, cercare nuovi modi di fare che semplifichino la vita?
“Realizziamo da vent’anni soluzioni tecnologiche per le aziende, per noi il progetto del cambiamento è essenziale. Ogni nuovo progetto nasce da un incontro: è quando due realtà entrano in contatto per poter mescolare i saperi che si crea un modo nuovo di fare. Tu insegnami quello che fai, dimmi come lo fai, quanto tempo ti serve, cosa ti fa arrabbiare, cosa ti risulta noioso, quali sono le cose che sai fare benissimo. Io proverò a scomporre il problema, a semplificarlo, enfatizzerò i punti di forza, cercherò di risolvere le criticità, proverò ad immaginare come la tecnologia possa aiutarti a risparmiare tempo. Alla fine, insieme, avremo trovato un nuovo modo di fare”.
C’è diffidenza nei confronti della tecnologia?
“Può capitare, ma la tecnologia non è una forza oscura che si impossessa delle nostre vite, è uno strumento potente e prezioso, che, se usato con ingegno, può davvero fare la differenza nel nostro modo di lavorare e nella nostra vita”.
Quali sono le realtà che possono beneficiare di una spinta tecnologica?
“Tutte, dalla più piccola impresa a conduzione famigliare alle multinazionali. Chiunque può scoprire che esiste un nuovo modo di fare, adatto alle proprie necessità. Mi viene in mente l’archiviazione: esistono ancora archivi fatti di faldoni pesanti e poco pratici. Oggi non serve più stampare e conservare un pezzo di carta, ci sono strumenti estremamente intuitivi che consentono gestione dei documenti sicura e funzionale, per archiviare o cercare un documento basta un attimo. In più l’archiviazione elettronica permette di accedere ai documenti anche quando non si è fisicamente in azienda. La libertà di movimento è un elemento cruciale dell’approccio moderno al lavoro, l’azienda non è più tra quattro mura”.
Oltre a queste modalità che ha descritto quali sono gli strumenti tecnologici per una corretta gestione aziendale?
“Un altro strumento eccezionale per le imprese è il CRM (Customer Relationship Management). È un software che contiene tutte le anagrafiche dei clienti acquisiti/ potenziali e permette di organizzare attività di marketing, inviare comunicazioni e mantenere uno storico di tutte le attività relative ad un cliente. È uno strumento davvero efficace per la pianificazione delle attività”.
E per il settore della distribuzione per il food service?
“Pensando invece più nello specifico ai grossisti, la vera rivoluzione sono le App per la raccolta ordini. Le nostre App, permettono di avere il catalogo prodotti direttamente sull’iPad e di effettuare la raccolta ordini in pochi istanti. L’ordine viene inviato direttamente in azienda e viene prodotta la copia commissione in formato digitale. Ha idea di quanto tempo si risparmi? Non solo, si riduce drasticamente la possibilità di errore: pensi che il progetto App, attivo dal 2011, ha raccolto, fino ad oggi, ordini per decine di milioni di euro e non è mai stato perso un singolo ordine”.
Cos’è un software gestionale, spiegato ai profani?
“Immaginiamo un’azienda come un grande contenitore. All’interno troveremo tanti piccoli contenitori che racchiudono tutte le attività che vengono svolte. Ora, se questi contenitori sono ermetici, se non c’è quindi un flusso costante di informazioni che vengono condivise, l’intero sistema si blocca. I problemi che si manifestano più frequentemente nelle aziende sono proprio legati alla mancanza di comunicazione e di condivisione tra i reparti. I software gestionali, o ERP (Enterprise Resource Planning) hanno come obiettivo principale quello di creare una comunicazione efficace, mettendo in relazione tra loro le vendite, gli acquisti, la produzione, l’amministrazione di un’azienda. L’interazione fluida ha come prima conseguenza diretta uno straordinario risparmio di tempo e un controllo efficace sui processi. I nuovi software gestionali sono inoltre progettati per moduli, si prestano quindi ad adattarsi perfettamente alle esigenze di ogni singola azienda e ad evolvere con lei”.
Dal prossimo numero della rivista Alessia Galafassi curerà una rubrica dedicata alle nuove tecnologie per le aziende che operano nel settore del fuori casa.